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Dubbi sul vaccino anti-Covid19? Le risposte del Medico di famiglia

Dubbi sul vaccino anti-Covid19? Le risposte del Medico di famiglia

La Dottoressa Ilaria Ferrari risponde ai più comuni dubbi sul vaccino anti-Covid19. Chi dovrà farlo e quando? Per chi è incinta è consigliato? E per bambini e ragazzi? Quali sono gli effetti collaterali?

La campagna vaccinale ha inizio

Domenica 27 dicembre in Italia ha avuto inizio la più grande campagna vaccinale mai avvenuta. Dopo le prime simboliche somministrazioni, con l’arrivo delle nuove dosi, da gennaio tutta la popolazione verrà gradualmente coinvolta.

Gli effetti devastanti della pandemia di Covid-19 hanno determinato una richiesta pressante globale per giungere in tempi brevi a un’efficace vaccinazione protettiva. Un reale vantaggio in termini di sanità pubblica infatti si potrà ottenere solo attraverso una diffusa e capillare campagna vaccinale.

Dopo le necessarie autorizzazioni di EMA ed AIFA, la campagna vaccinale sta diventando realtà e noi Medici di famiglia dobbiamo farci carico di un solido bagaglio di informazioni e mettere a punto una buona comunicazione con i nostri pazienti per dirimere ogni dubbio e combattere le fake news.

Per questo motivo la SIMG (Società italiana di Medicina Generale) ha realizzato il documento “17 domande frequenti e le risposte sintetiche e corrette per il paziente”.

1) Com’è fatto il vaccino per il Covid-19?

I virus SARS-CoV-2 (che provocano il Covid-19) fanno ammalare le persone utilizzando una proteina della loro superficie (proteina S o Spike) che serve a far penetrare il virus all’interno delle cellule delle persone infettate. Tutti i vaccini attualmente in studio sono stati messi a punto per indurre una risposta che blocca tale proteina e quindi impedisce il replicarsi del virus nel soggetto infettato.
Il primo vaccino disponibile in Italia ed in Europa è stato realizzato utilizzando una molecola (mRNA), che permette nel paziente vaccinato di formare anticorpi destinati a proteggere dalla malattia COVID-19. Dunque in questo vaccino per il COVID-19 non c’è l’intero virus, né vivo né ucciso. L’mRNA del vaccino scompare dall’organismo di chi si vaccina nel giro di pochi giorni.

2) Ci sono diversi tipi di vaccino?

Sì, ci sono diversi tipi di vaccino. Alcuni contengono l’intero virus (reso meno aggressivo o ucciso), alcuni contengono molecole in grado di sintetizzare solo frammenti di esso. In alcuni casi si utilizza un altro virus innocuo per trasportare il pezzetto del virus responsabile del COVID-19 alle cellule che formeranno gli anticorpi. Tutti i vaccini sfruttano metodiche diverse per ottenere il medesimo effetto, quello di produrre una immunità di lunga durata (non sappiamo quanto) che protegga dalla malattia.
Tutti i vaccini una volta approvati, sono in grado di produrre immunità nei confronti del virus.

3) Il vaccino per il Covid-19 è sicuro? 

Tutte le sperimentazioni fatte su decine di migliaia di volontari hanno mostrato un ottimo grado di sicurezza del vaccino. Anche se gli studi su questi vaccini hanno subito una accelerazione, dovuta alla gravità della pandemia, l’elevato numero di volontari che hanno sperimentato il vaccino in tutto il mondo ha consentito osservazioni sulla sicurezza non inferiori agli altri vaccini già in uso. Nelle preparazioni del primo vaccino disponibile sono inclusi eccipienti già utilizzati per molti altri vaccini. Non è presente Alluminio. Possono esserci naturalmente degli effetti indesiderati, locali nel sito di iniezione o generali. Effetti generalizzati non sono frequenti e sono di breve durata; consistono perlopiù in stanchezza, mal di testa, dolori muscolari e febbre. Nel punto dell’iniezione possono comparire dolore ed indurimento. Gli effetti collaterali non sono comunque superiori a quelli di altri vaccini già da tempo utilizzati su larga scala. Non si temono effetti collaterali a distanza di tempo.

4) Le persone vaccinate, in caso di contagio non si ammaleranno, ma potranno trasmettere l’infezione ad altre persone?

Gli studi clinici finora condotti hanno consentito di stabilire l’efficacia del vaccino nei confronti dello sviluppo dei sintomi della malattia. Gli studi condotti sinora confermano che la stragrande maggioranza dei soggetti vaccinati sono protetti dalla malattia Covid-19 e che una minima parte sviluppa comunque una malattia attenuata.

Studi più prolungati (già in corso) saranno in grado di stabilire se i vaccinati si possono infettare senza sintomi ed ipoteticamente contagiare altre persone. Allo stato attuale sappiamo dunque che il vaccino produce una risposta in grado di neutralizzare il virus, bloccandone la riproduzione. Capiremo presto se è anche in grado di sterilizzare l’organismo eliminando del tutto la carica virale ed impedendo di trasmetterlo ad altri individui.

5) Chi farà il vaccino anti-Covid19?

In Italia è previsto l’inizio della campagna vaccinale di massa entro il primo trimestre del 2021 partendo, con la vaccinazione del personale socio-sanitario e dei soggetti fragili. In pratica nella fase iniziale saranno vaccinati tre gruppi di pazienti:

  • infermieri, medici e tutto il personale che lavora in strutture sanitarie;
  • pazienti delle RSA (le case di cura per anziani) e tutto il personale che vi lavori;
  • pazienti anziani.

6) Come e quante volte si somministra il vaccino anti-Covid19?

Il vaccino va somministrato in due dosi, a distanza di alcune settimane (3 o 4). Va somministrato tramite una iniezione intramuscolare preferibilmente sulla parte alta del braccio (muscolo deltoide), come quello contro l’influenza.

7) In quali luoghi verrà effettuato il vaccino anti-Covid19?

In siti Ospedalieri, peri-ospedalieri e in unità mobili. Sarà così possibile raggiungere tutta la popolazione interessata.

8) I ragazzi e i bambini saranno vaccinati? 

Salvo casi particolari i bambini e i ragazzi con meno di 16 anni non saranno vaccinati. Visto i pochi studi effettuati e il basso rischio dei bambini e dei soggetti inferiori a 16 anni di andare incontro a una malattia grave causata dal SARS-CoV-2, al momento la vaccinazione per tale virus non è indicata.
Per soggetti con gravi neuro-disabilità che trascorrono regolarmente del tempo in strutture come collegi, la vaccinazione può essere considerata, in particolar modo per ragazzi con più di 12 anni.

9) Gli anziani saranno vaccinati? 

Sì, gli anziani saranno vaccinati.

Visto che le dosi di vaccino disponibili all’inizio saranno limitate, gli anziani saranno vaccinati basandosi sul criterio dell’età, quindi partendo da coloro che hanno più di 80 anni e via via andando a vaccinare le fasce di popolazione più giovani (prima coloro che hanno tra 75 e 80 anni, poi tra i 70 e i 75 anni e così via).

10) Se un paziente ha già avuto il Covid-19 deve vaccinarsi?

Al momento attuale chi ha avuto il Covid non si deve vaccinare perché la malattia ha prodotto degli anticorpi che lo proteggono per un certo periodo. Non è escluso che in un secondo momento anche queste persone saranno vaccinate per non perdere la protezione.

11) Se un paziente ha una patologia grave (un tumore o fa la dialisi) sarà vaccinato?

Proprio questi pazienti rischiano di più in caso di contagio con il virus del COVID-19, quindi saranno vaccinati e saranno vaccinati appena possibile.

12) Chi fa terapie che riducono la funzione del sistema immunitario potrà vaccinarsi? 

I dati relativi a pazienti il cui sistema immunitario è indebolito sono in numero limitato. Sebbene queste persone possano non rispondere altrettanto bene al vaccino, non vi sono particolari problemi di sicurezza e pertanto potranno essere vaccinate.

13) So che esistono tanti tipi di vaccino, potrò scegliere? 

Ad oggi dovremo utilizzare il vaccino che avremo a disposizione.

14) Una volta vaccinato per quanto tempo sarò protetto? 

Le informazioni attuali non ci permettono di dare una risposta precisa a questa domanda. Le conoscenze sui vaccini contro altri tipi di coronavirus indicano che la protezione del vaccino anti-Covid19 dovrebbe essere di almeno 9-12 mesi.

15) È vero che se soffro di allergie non potrò fare il vaccino anti-Covid19?

Se un paziente ha avuto una grave reazione anafilattica o una grave allergia, dovrà consultarsi col proprio medico prima di sottoporsi a vaccinazione.

16) Devo firmare un consenso informato per fare il vaccino?

Anche questo vaccino prevede il consenso del paziente a cui verrà proposto. Il modulo da leggere attentamente, compilare e firmare è disponibile anche online.

17) Posso fare il vaccino se sono in gravidanza o allatto?

Il vaccino non è stato studiato nelle donne in gravidanza. Studi condotti sugli animali non hanno evidenziato effetti dannosi. Il vaccino non è comunque controindicato in gravidanza. Alcune donne sono esposte a maggior rischio di contrarre il COVID 19 a causa della loro attività lavorativa (es operatrici sanitarie). Il decorso di COVID 19 in gravidanza potrebbe essere più grave in presenza di patologie come diabete, obesità, malattie cardiovascolari.
Anche per l’allattamento al seno non esistono al momento studi, tuttavia non sono ragionevolmente prevedibili rischi che ne indichino l’interruzione. La somministrazione del vaccino in gravidanza e durante l’allattamento al seno dovrebbero essere decisi dopo una consulenza medica, valutando attentamente rischi e benefici.

Scritto da: 

Ilaria Ferrari, medico di famiglia, risponde ai dubbi sul vaccino anti-Covid19
Dott.ssa Ilaria Ferrari

Ilaria Ferrari, laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Genova nel 2006. Negli anni 2003-04 ha svolto attività volontaria presso i reparti di Medicina, Chirurgia d’urgenza e Pronto Soccorso dell’Ospedale San Martino di Genova.

Ha svolto dal 2006 attività di medico sostituto di Medicina Generale presso numerosi studi medici di Genova e ed è stata medico di Continuità Assistenziale convenzionato presso l’ASL3 di Genova dal 2006 al 2018.

Consigliere dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Genova triennio 2015-2017.

Dal 2017 è Medico di Medicina Generale convenzionato per l’Assistenza Primaria presso ASL3 Genovese.

È Consigliere dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Genova dal 2015.

 

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