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Un inedito Joyce racconta favole al nipotino

Un inedito Joyce racconta favole al nipotino
Un ponte? Naturalmente gli abitanti della cittadina di Beaugency volevano avere un ponte, ma quanto verrebbe a costare? Nemmeno un centesimo, osservò il diavolo, pretendo solo che la prima persona che attraverserà il ponte mi apparterrà. Questo un passo di The Cat an the Devil, unica storia per bambini di James Joyce. Unica fino a qualche…

Un ponte? Naturalmente gli abitanti della cittadina di Beaugency volevano avere un ponte, ma quanto verrebbe a costare? Nemmeno un centesimo, osservò il diavolo, pretendo solo che la prima persona che attraverserà il ponte mi apparterrà. 

Questo un passo di The Cat an the Devil, unica storia per bambini di James Joyce. Unica fino a qualche tempo fa, quando in una cassapanca, fra le carte dello scrittore, è stata ritrovata un’altra fiaba, scritta nel 1936 e rimasta inedita fino ad oggi, anche se porta la firma di uno fra i massimi autori del secolo scorso. 

I gatti di Copenhagen fu scritta dall’autore di Gente di Dublino e Ulisse, in una lettera datata 5 settembre 1936  e inviata al nipote, Stephen James Joyce, all’epoca un bimbo di quattro anni che viveva in Francia.

La fiaba, recentemente scoperta, è stata pubblicata per la prima volta a Dublino da una piccola casa editrice, Ithys Press, che l’ha messa in vendita con un’edizione a tiratura limitata di 200 esemplari illustrati: i prezzi vanno dai 300 ai 1.200 euro a seconda del tipo di carta usata per la stampa (in Italia verrà stampata dalla Giunti).

Il raccontino fiabesco fu ispirato da una vacanza nella capitale della Danimarca compiuta in quel periodo dal celebre scrittore e l’editore, Anastasia Herbert, ha spiegato che si tratta “una piccola gemma, che riflette l’umorismo, sorprendendo per la sua squisitezza narrativa”.

La favola, ambientata a Copenhagen, narra di un posto dove non ci sono gatti, ma solo poliziotti impegnati a “fumare grossi sigari e bere latticello”, ragazze che “fanno domande sulla luna” e giovani postini vestiti di rosso. Una città dove nulla è come sembra e che, secondo Ithys Press, nasconderebbe nell’immagine dei gatti elementi di “anti-autoritarismo se non addirittura di anarchia”.

Quel che è certo è che, questo prezioso documento ritrovato, rivela un Joyce paterno e affettuoso, che riversa sul nipote un’attenzione piena di meraviglia.

E se anche voi avete un nipotino che volete far appassionare alla lettura, quale occasione migliore di questa? Uno scrittore affermato che abbandona l’ermetismo per avvicinarsi al linguaggio dei bambini…

c.p. 

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