L’E.O. Ospedali Galliera ha inaugurato tre apparecchiature di nuova generazione. Si tratta di: MOC, TAC e Risonanza Magnetica ad alto campo. L’obiettivo è fornire diagnosi più precise, per garantire ai pazienti cure appropriate.
“Queste 3 nuove tecnologie (una nuova MOC, una nuova TAC e l’upgrade di RM) rientrano nel rinnovamento del parco tecnologico dell’ospedale. Con questo intervento – spiega il Direttore Generale Adriano Lagostena – vogliamo garantire ai nostri operatori strumenti adeguati per soddisfare al meglio i bisogni dei pazienti. Offrire un servizio che compenetri sia l’innovazione, sia le capacità dei nostri professionisti con l’umanizzazione, rappresenta la vera sfida di tutti i servizi rivolti alla persona, sia come singolo individuo, sia come parte di una comunità. Per l’Ospedale questo ha rappresentato e continuerà ad esserlo, un preciso impegno che cercheremo di onorare con costanza e pertinacia”.
MOC – Mineralografia Ossea Computerizzata
Nel 2018, al Galliera, sono state eseguite circa 3mila densitometrie ossee per la diagnosi di osteoporosi e circa 60 densitometrie total body per la diagnosi di sarcopenia. Il nuovo apparecchio DEXA (modello Lunar Prodigy Primo) permette non solo la misurazione della densità ossea per la diagnosi dell’osteoporosi e della massa magra per la diagnosi di sarcopenia ma anche: – il calcolo del Trabecular Bone Score legato all’architettura ossea; – la misurazione del rischio di frattura a 10 anni per il femore e di altre fratture gravi da osteoporosi (FRAX); – la valutazione quantitativa del rimodellamento osseo intorno a una protesi (anca/ginocchio)-utile per identificare segni precoci di “rigetto”.
TAC – Tomografia Assiale Computerizzata
La TC Multislice consente di effettuare esami TAC in tempi molto rapidi (in pochi secondi vengono esaminati grandi volumi corporei) elaborando migliaia di immagini ad alta risoluzione. La rapidità di esecuzione si rivela molto utile per evitare artefatti da movimento, soprattutto per indagini particolari (angio-TC, cardio-TC) o per pazienti spesso poco collaboranti (politraumatizzati, bambini, anziani). I dati acquisiti vengono ricostruiti altrettanto velocemente in immagini di elevata qualità diagnostica, il tutto erogando una dose di radiazioni estremamente ridotta (fino all’80% in meno rispetto alle apparecchiature TC precedenti) grazie a un software che adatta la dose di raggi x somministrata alla corporatura del paziente e al distretto corporeo da esaminare. In altre parole, all’estrema rapidità di esecuzione, si sommano i vantaggi diagnostici di immagini di elevata qualità e quelli di una dose radiante molto ridotta.
RM: Risonanza Magnetica ad alto campo
Metodica di immagine moderna che esplora il corpo sondando la posizione e i legami chimici dell’acqua, uno dei componenti principali dell’organismo umano, e che cambia disposizione chimica e spaziale in molte malattie infiammatorie e neoplastiche. La metodica non utilizza radiazioni ionizzanti, ma sfrutta le interferenze che un’ antenna, che emette segnali in frequenza radio, riesce ad avere sugli atomi di idrogeno (componenti dell’acqua) quando questi sono allineati come tanti pianeti in un grande e forte campo magnetico. Si tratta di una metodica a cui si ricorre in fase avanzata di diagnosi, quindi dopo l’esecuzione di esami più semplici come Ecografia e Tac.