Si chiama Dozza ed è un comune di poco più di 6.100 abitanti situato tra le colline bolognesi al confine tra l’Emilia e la Romagna, ragione per cui fin dall’XI secolo Dozza ha una Rocca da cui i bolognesi controllavano l’arrivo di nemici per proteggere la città, Dozza è un antico borgo medievale
storicamente legato al vino, in particolare al vitigno dell’Albana, elogiata anche da Marco Terenza Varrone nel De Rustica.
Non è quindi un caso che l’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna, Associazione che si dedica alla promozione e alla valorizzazione del patrimonio vinicolo emiliano, risieda proprio a Dozza.
L’Enoteca coinvolge oltre 264 realtà imprenditoriali tra produttori di vino e di Aceto Balsamico Tradizionale, consorzi, cantine sociali, enti pubblici, associazioni di sommelier etc.
Gian Alfonso Roda, Presidente dell’Enoteca dal 2002, spiega la filosofia dell’Ente: “il nostro obiettivo è dare voce ai vini dell’Emilia-Romagna, aiutarli a confrontare le proprie identità con quelle delle altre realtà vitivinicole italiane e internazionali e creare opportunità commerciali per i nostri associati. Le nostre produzioni, in qualche caso uniche al mondo, sono cresciute negli ultimi anni e oggi hanno un loro ruolo nel mondo del vino”.
Protagonisti del panorama vinicolo regionale e nazionale sono:
I Colli Piacentini, i Colli di Parma, le terre del Lambrusco, i Colli Bolognesi, la Romagna, il Bosco Eliceo.
Le produzioni sono varie e molto differenti tra di loro ma una particolare menzione merita sicuramente il Lambrusco nelle sue differenti possibilità: secco, amabile e dolce prodotto soprattutto tra Modena e Reggio Emilia, il Pignoletto DOC, il Sangiovese di Romagna e l’Albana, il Fortana, il Merlot, il Sauvignon, il Bianco del Bosco e altri ancora.
Un territorio ricco che offre all’amante del vino una vasta gamma di prodotti e gusti tra cui scegliere.
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