Prevenzione al primo posto per la piattaforma MioDottore, che lancia, fino al 5 dicembre, la seconda edizione della Campagna MioDottore Solidale per la Salute della Donna.
Il progetto ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione italiana sull’importanza della prevenzione in ambito ginecologico e rendere le cure più accessibili. Per circa un mese basterà collegarsi alla piattaforma attraverso la sezione dedicata, MioDottore Solidale, e in pochi click accedere alla lista dei medici di tutta Italia che hanno aderito all’iniziativa, trovare quello più vicino e prenotare una prima visita ginecologica gratuita.
Negli ultimi dodici mesi, i nuovi casi di tumore in Italia sono diminuiti sensibilmente, arrivando a 371 mila diagnosi, ben 2 mila in meno rispetto al 2018. Nel nostro Paese, quasi 3 milioni e mezzo di cittadini (il 5,3% dell’intera popolazione) continua a vivere dopo che gli è stato diagnosticato il cancro, con una crescita costante negli ultimi anni, grazie soprattutto a soluzioni sempre più efficaci e alla maggiore diffusione dei programmi di screening. Nonostante le premesse positive, ogni giorno circa mille persone, in Italia, ricevono una nuova diagnosi di tumore maligno e nelle donne, il cancro al seno rappresenta ancora la neoplasia più frequente, a tutte le età.
«Resta da percorrere ancora molta strada in fatto di prevenzione e lotta al tumore e c’è ancora troppa disinformazione e paura. Per questo MioDottore scende in campo anche quest’anno con la campagna #ioprevengo, per offrire il proprio contributo. Crediamo sia fondamentale sensibilizzare su questo tema, che non colpisce solo il mondo femminile, ma tutti noi», spiega Luca Puccioni, ceo di MioDottore.
«Grazie ai numerosi medici affiliati presenti sul territorio nazionale, siamo in grado di offrire consulenza e professionalità in maniera tempestiva e lavorare insieme verso una cultura della prevenzione, che consente di abbreviare i tempi di diagnosi e intervenire prontamente sulla malattia. Siamo orgogliosi di accogliere questo impegno e dei risultati importanti che abbiamo raggiunto sino a ora».