Chi è appassionato di musica anni 60/70, spesso definita dagli over 50 la musica con la “M maiuscola”, non può non conoscere uno dei personaggi più iconici di quel periodo. Parliamo di Lou Reed. Prima fondatore dei Velvet Underground, leggendaria alt rock band prodotta da Andy Warhol, e successivamente autore di brani come Vicious, Walk on the wild side, e Satellite of love, tanto per citarne alcuni. Ma perché Lou Reed odiava i Beatles?
L’intervista incriminata
Oltre ad essere stato uno dei musicisti più innovativi della sua epoca, Lou Reed (scomparso nel 2013) è stato anche uno dei personaggi più discussi del panorama pop mondiale del secondo Novecento. Le sue uscite piccanti e le sue dichiarazioni sopra le righe sono state biglietti da visita lungo tutta la sua carriera da rock’n roll animal tanto che ciclicamente tornano a fare capolino nelle riviste di settore. Una di queste è quella in cui l’autore di Sweet Jane definì la musica dei Beatles “spazzatura” durante un’intervista rilasciata nel 1987 al giornalista americano John Smith, e rilasciata qualche anno fa in maniera ufficiale. Ma è proprio così? Lou Reed odiava i Beatles?
“L’odio” per i Beatles era questione di stile
Lou Reed amava provocare e spiazzare i suoi interlocutori con dichiarazioni pesanti o sprezzanti, che spesso utilizzava per veicolare messaggi differenti da quelli poi riportati dai giornali e dai giornalisti (categoria non proprio apprezzata dal rocker). Nell’intervista rilasciata a John Smith, Reed dichiara che il suo intento era quello – prima con i Velvet Underground e successivamente durante la sua carriera solista – di portare temi adulti nella musica rock, scrivendo testi molto forti come “Heroin” o “Venus in furs”.
Da qui il suo presunto odio verso i fab four che affrontavano nei loro testi tematiche più teen oriented e meno impegnati. Da quanto dice Reed nell’intervista: “ I Beatles non mi sono mai piaciuti. Ho sempre pensato che fossero spazzatura. Del resto se mi chiedi chi ti piace, ti rispondo: nessuno. (…) La mia intenzione è sempre stata quella di portare altri argomenti al mondo del rock, per far capire alle persone quello di cui è capace la musica. Quello che volevo era scrivere rock and roll che potevi ascoltare fino a che diventavi vecchio. Una musica senza tempo che mettesse al centro dei testi la letteratura”.
La risposta di Ringo Starr
Sulla questione si espresse anche Ringo Starr, il batterista dei Beatles che durante un’intervista alla domanda sul commento di Lou Reed rispose: “Se a Lou Reed non piacevano i Beatles a me piace quello che ha fatto Lou Reed. Ognuno ha i suoi gusti, e va bene così, all’epoca non piacevamo mica a tutti. Alcuni non ci capivano altri pensavano che fossimo inutili. Ma grazie a Dio la maggioranza non la pensava così.”
Andrea Carozzi
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