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Pensioni: il calendario di luglio 2021

Pensioni: il calendario di luglio 2021
Dopo Quota 100, la possibilità di pensione anticipata a 64 anni?

Da quando abbiamo a che fare con la pandemia di Covid-19 ci siamo abituati al nuovo iter adottato da Poste Italiane per la consegna delle pensioni. Il metodo in questione mira a contingentare l’accesso ai suoi sportelli per favorire il rispetto delle misure di contenimento della diffusione del coronavirus.

Pensioni di luglio 2021: l’accesso scaglionato agli sportelli non cambia

Lo scaglionamento serve anche per assicurare che le varie prestazioni Inps vengano fatte recepire a tutti coloro che ne hanno diritto, senza difficoltà. Questo avviene attraverso la programmazione dell’accesso agli sportelli nell’arco dei giorni lavorativi precedenti al mese di competenza delle prestazioni.

Pensioni, la circolare della Protezione Civile

Per contenere quindi l’emergenza Covid e agevolare Poste Italiane nella gestione dell’accesso agli sportelli da parte dei titolari del diritto alla riscossione delle prestazioni previdenziali corrisposte dall’Inps, la Protezione civile ha emanato l’ordinanza, n. 778 del 18 maggio 2021, per il pagamento delle prestazioni in anticipo. Ricordiamo che lo scaglionamento agli sportelli riguarda coloro che non hanno un conto corrente o una carta ricaricabile. Tutti i pensionati titolari di un conto corrente o di una carta ricaricabile (tipo Postepay Evolution) riceveranno l’importo pensionistico il primo giorno bancabile del mese.

Pensioni: ecco il calendario di luglio

Chi non ha un conto corrente o una carta ricaricabile potrà ritirare la pensione dal 25 giugno 2021, seguendo l’ordine alfabetico del cognome in quest’ordine:

A – B ritiro pensione il giorno venerdì 25 giugno;

C – D ritiro pensione il giorno sabato 26 giugno;

E – K ritiro pensione il giorno lunedì 28 giugno;

L – O ritiro pensione il giorno martedì 29 giugno;

P – R ritiro pensione il giorno mercoledì 30 giugno;

S – Z ritiro pensione il giorno giovedì 1 luglio.

Resta in vigore il servizio di consegna da parte dell’Arma dei Carabinieri

Ricordiamo che lo scaglionamento non è l’unico accorgimento messo a punto per consegnare l’assegno pensionistico a tutti coloro che non hanno un conto corrente durante l’emergenza da Covid-19: chi ha più di 75 anni può richiedere la consegna a domicilio grazie a un accordo stipulato tra Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri. È bene sottolineare che questo servizio è attivabile da tutti coloro che non possono accedere all’assegno in altri modi. Chi, per esempio, può contare sull’aiuto di un familiare può delegare quest’ultimo al ritiro al proprio sportello postale, mentre chi dispone di un conto corrente può farsi accreditare la somma dovuta senza passare dalle poste.

Andrea Carozzi

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