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Musica in 8D: dal divano a un concerto dal vivo in un attimo

Musica in 8D: dal divano a un concerto dal vivo in un attimo

In molti di voi che oggi ci leggono probabilmente sono stati testimoni della grande rivoluzione musicale degli anni ‘60 e ‘70, quando la musica, da mero passatempo, si è trasformata in uno strumento per veicolare messaggi, sogni e speranze per il futuro. L’importanza che la musica ha rivestito per chi aveva 20 anni in quel periodo ha fatto sì che venissero messi a punto dei sistemi di riproduzione audio efficientissimi, i cosiddetti impianti HI FI, che se ben conservati suonano molto bene anche oggi, tanto che spesso vengono preferiti ai moderni impianti digitali.

Proprio per il motivo che vede nei senior una fascia di popolazione molto affezionata ai sistemi di riproduzione audio di qualità, abbiamo deciso di parlare della musica 8D, un sistema riproduzione musicale che si sta diffondendo molto rapidamente in quest’ultimo periodo, soprattutto attraverso i canali social come WhatsApp o Facebook.

Chi ha po’ di dimestichezza con i social network o con WhatsApp, probabilmente avrà già ascoltato un brano musicale registrato con questa tecnologia. Ma in cosa consiste la musica 8D e perché è così affascinante? Innanzitutto è bene sottolineare che per apprezzare questo tipo di registrazioni è indispensabile usare delle cuffie perché altrimenti non rende. Secondariamente la peculiarità della tecnologia 8D è quella di riuscire a immergere l’ascoltatore all’interno della musica a 360°.

Ascoltando questi file audio (su YouTube se ne trovano molti) sembra, infatti, che la musica provenga da diverse direzioni, come se ci trovassimo all’interno di una discoteca o meglio ancora a un concerto dal vivo.

La definizione corretta, per questo tipo di registrazioni è: suono binaurale, una tecnica di riproduzione sonora particolarmente utilizzata nel campo della realtà virtuale che aumenta la sensazione di trovarsi in un ambiente differente rispetto a quello in cui ci si trova. Di fatto ciò che ci permette di ottenere questa sensazione è l’applicazione di differenti e particolari filtri sonori. Uno dei più importanti è il panning che fa passare il segnale audio dal canale destro a quello sinistro delle cuffie in maniera lenta e costante al quale si aggiungono alcuni effetti di post produzione come il riverbero o il flanger che creano delle vere e proprie illusioni spaziali.

Attualmente sono molti i brani che circolano online trattati con la tecnologia 8D, a dire il vero se ne trovano molti anche a 12 e a 24D, tra i più famosi citiamo la mitica Bohemian rhapsody dei Queen, ed Echos dei Pink Floyd.

Andrea Carozzi

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