L’Italia, si sa, non è terreno fertile per chi vuole fare impresa. L’elevata pressione fiscale e la complessità del sistema burocratico, unite alle difficoltà nell’ottenere finanziamenti, ostacolano le iniziative imprenditoriali dei cittadini, scoraggiano gli investimenti esteri e non favoriscono la mobilità ed il ricambio sociale.
Una vera e propria jungla, apparentemente, rigida e complessa dove, però, chi sa orientarsi, può ancora trovare interessanti opportunità d’investimento. L’Italia, infatti, al pari di altri Paesi, offre agevolazioni fiscali, contributi in denaro a fondo perduto e finanziamenti agevolati ad imprese ed cittadini. Ma vediamo quali sono le principali opportunità presenti in Italia:
– anzitutto vi sono le detrazioni fiscali per chi ristruttura la propria abitazione o la “riqualifica” migliorandone le prestazioni energetiche (ad esempio sostituendo gli infissi), con un risparmio potenziale di oltre il 50% sulle spese sostenute;
– per coloro che invece decidono di credere nelle nuove iniziative imprenditoriali esiste una detrazione (IRPEF ed IRES) per gli investimenti nel “capitale proprio” delle cosiddette “start-up innovative”, ovvero quelle piccole e medie imprese, “neonate”, ad alto contenuto tecnologico o impegnate nella ricerca. Queste imprese, peraltro, godono di altri vantaggi; in loro favore sono, infatti, previste una serie di agevolazioni fiscali, che vanno dall’esclusione dalla disciplina delle società di comodo all’esenzione dal versamento dell’imposta di bollo, fino ai crediti di imposta in favore delle nuove assunzioni;
– spostandosi nell’universo delle imprese, anche di maggiori dimensioni, interessanti opportunità possono emergere grazie al credito d’imposta per attività di ricerca & sviluppo. L’agevolazione consiste in un credito d’imposta attribuito a tutte le imprese che, indipendentemente dalla forma giuridica e dal settore economico in cui operano, effettuino investimenti in attività di ricerca & sviluppo tra il 2015 ed il 2019. Il credito d’imposta è concesso in funzione dei maggiori investimenti che l’impresa effettua rispetto al passato. Ma, le opportunità non si fermano qui e la Legge Finanziaria 2015 ha introdotto nell’ordinamento italiano un regime opzionale di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall’utilizzo di alcune tipologie di beni immateriali. Il così detto regime di “patent box” consente, con decorrenza dal 1° gennaio 2015, di beneficiare dell’esclusione dalla base imponibile delle imposte sui redditi e dell’IRAP di una quota pari al 30% del reddito derivante dall’utilizzo indiretto di opere dell’ingegno, marchi e brevetti.
Quelle sopra elencate sono solo alcune delle opportunità fruibili dalla platea degli investitori e non si può dimenticare che anche l’Unione Europea, grazie al programma quadro “Horizon 2020” sostiene gli investimenti e la ricerca, con un occhio di riguardo anche alle piccole e medie imprese che, storicamente, rappresentano il cuore pulsante dell’economia italiana.
Esiste poi un’ampia, seppur intricata, gamma di incentivi regionali e locali, dove spesso le risorse sono limitate e gli importi ottenibili modesti, ma anche una piccola boccata d’ossigeno può, talvolta, far nascere una nuova impresa e creare nuovi posti di lavoro. Pertanto, si consiglia, a chi vuole investire e ridurre il proprio carico fiscale di valutare sempre quali siano le opportunità fruibili pianificando, con l’aiuto di un professionista, le azioni da intraprendere.
Alessio Albanese
Dottore Commercialista – Revisore Legale
