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Problemi delle donne? Più facile comunicarli con le Antenne Regionali Onda

Problemi delle donne? Più facile comunicarli con le Antenne Regionali Onda
Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere, sarà ancora più vicina al territorio e alla popolazione femminile. Con la nascita delle Antenne Regionali riuscirà a captare meglio i vari problemi e le richieste di intervento per far fronte alla forte disomogeneità a oggi presente fra i diversi sistemi sanitari regionali. L’obiettivo delle Antenne…

Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere, sarà ancora più vicina al territorio e alla popolazione femminile. Con la nascita delle Antenne Regionali riuscirà a captare meglio i vari problemi e le richieste di intervento per far fronte alla forte disomogeneità a oggi presente fra i diversi sistemi sanitari regionali. L’obiettivo delle Antenne è quello di diffondere, appoggiare e promuovere le iniziative dell’Osservatorio sul territorio e di raccogliere le istanze regionali trasmettendole alla sede centrale.

Al momento le Antenne si costituiscono in Basilicata, Calabria, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Toscana, Trentino Alto-Adige e Veneto.

«Abbiamo lavorato molto per questo ampliamento – commenta Francesca Merzagora, presidente Onda – L’Osservatorio è in continua evoluzione, è dinamico, sempre più orientato verso una medicina genere-specifica e stiamo continuando a impegnarci affinché le Antenne passino da essere presenti in 10 Regioni a tutto il territorio italiano. Le Antenne Regionali sono un supporto molto importante nel perseguire le finalità istituzionali e per promuovere la salute della donna in tutte le fasi della sua vita».

Secondo Alberto Costa, vicepresidente Onda, «Le Antenne di Onda sono in ordine di tempo l’ultima iniziativa dell’Osservatorio per la salute di genere e intendono rappresentare una forma strutturata e articolata di ‘passa parola’, comunicando alla sede centrale preziose informazioni dalle aree geografiche in cui operano e a loro volta diffondendo a livello locale le iniziative nazionali. Un contributo importante contro le fake news nel campo della nostra salute».

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