Gli italiani sempre di più si orientano verso mete culinarie, si sa, il mangiar bene è essenziale, anche in vacanza. Questa è il trend registrato da CartOrange, la più grande azienda italiana di consulenti di viaggio, specialista in viaggi personalizzati ed esperienziali, che da sempre seleziona in tutto il mondo delle specialità per i viaggiatori foodies:
«Le esperienze che mettono al centro cibo sono sempre più richieste dai nostri clienti –conferma Silvia Romagnoli, Travel Stylist di CartOrange–. C’è una grande voglia di scoprire i sapori autentici dei luoghi.». Un tempo era un lusso che ci si poteva concedere solo visitando metropoli come Londra, Parigi, Tokyo o New York; oggi invece si possono trovare proposte di altissimo livello anche in luoghi un tempo impensabili.
La cucina peruviana sotto i riflettori. Ferran Adrià ha indicato il Perù come la culla della prossima rivoluzione gastronomica e sul paese sudamericano, da qualche anno, sono puntate le attenzioni dei gourmet di tutto il mondo. «Tra ceviche e i piatti a base di quinoa e amaranto, la cucina peruviana è gustosa, sana, sorprendente. E nasce fusion, perché è da sempre un mix di tradizioni diversissime» commenta Romagnoli. Nel caso in cui vi trovaste a Lima sembrerebbe d’obbligo una tappa presso il ristorante Brujas de Cachiche, famoso per il suo pisco sour, il drink nazionale peruviano.
Il Vietnam, la “cucina del mondo”. È una meta poco conosciuta dagli italiani dal punto di vista culinario, ma chi la visita torna sempre sorpreso ed entusiasta perché il Vietnam è un crocevia di sapori: si ritrovano echi delle cucine di tutta l’Asia, senza dimenticare l’influenza francese –ricorda Silvia Romagnoli– alla quale si ispirano ristoranti stellati come La Maison 1888, a Danang, meta gastronomica numero uno del Paese secondo la BBC. Ma un viaggio in Vietnam è anche e soprattutto un viaggio nei mercati, nei villaggi, nei ristorantini locali. E infine la degustazione della Bia Hoi, la birra vietnamita, nei vari locali tipici.
Cuba. Alla ricerca dal sapore autentico. Cuba è una delle mete calde del 2017 perché sta vivendo un periodo di grandi cambiamenti, aprendosi sempre di più e allo stesso tempo cercando di mantenere il suo carattere unico. Cambiamenti e rinnovamenti che si registrano anche in ambito gastronomico. Da tenere sott’occhio, secondo gli esperti è il Paladar Los Mercaderes, che potrebbe essere in futuro il primo ristorante stellato di Cuba: in un antico edificio ricco di atmosfera, che combina proposte di livello internazionale con i sapori tipici della comida criolla, la cucina creola». La migliore cucina cubana, però, è forse quella che si può gustare in famiglia, soggiornando in una casa particular, un alloggio a conduzione familiare, simile ai nostri bed and breakfast, in cui venire a contatto con le tradizioni più autentiche e assaporare i piatti cucinati dalle padrone di casa.
Stelle Michelin in pieno oceano: Madeira. L’arcipelago di Madeira è un lembo di Portogallo in pieno Atlantico, nota per un clima mite tutto l’anno, panorami di eccezionale bellezza e sorprendenti esperienze gastronomiche. A Funchal, il capoluogo, si potranno scovare numerosi ristoranti segnalati dalla Guida Michelin tra cui Il Gallo d’Oro: due stelle per l’originalità dei piatti, la presentazione meticolosa e i sapori decisi. Ma ce n’è per tutti i gusti, per chi ricerca una cucina più tipica e tradizionale, non c’è che l’imbarazzo della scelta, basta andare alla scoperta di ristorantini dove le superstar sono gli spiedini, espetadas, di carne e aromatizzati con l’alloro. E ogni pasto si conclude, naturalmente, con una degustazione di squisito vino Madeira.
(c.s.)