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House sharing: i dubbi dei genovesi

House sharing: i dubbi dei genovesi
Negli ultimi anni la socialità e la condivisione sono alla base di numerosissime nuove imprese che riscuotono un successo straordinario. Una tra questi mette in comune passaggi in auto. Fare il viaggio da soli per molti risulta noioso, soprattutto quando per arrivare a destinazione sono necessarie molte ore, oltre che costoso per via dei prezzi…

Negli ultimi anni la socialità e la condivisione sono alla base di numerosissime nuove imprese che riscuotono un successo straordinario.

Una tra questi mette in comune passaggi in auto. Fare il viaggio da soli per molti risulta noioso, soprattutto quando per arrivare a destinazione sono necessarie molte ore, oltre che costoso per via dei prezzi di carburante e autostrada. L’idea dell’impresa, perciò, è stata quella di creare un portale sul quale offrire passaggi auto, facendo pagare ai compagni di viaggio una minima spesa contributiva. Per molti, infatti oltre che portare il vantaggio di dividere le spese di viaggio, si tratta di un ottimo modo per conoscere persone nuove e trascorrere il tragitto piacevolmente.

Un’altra tendenza che sta prendendo sempre più piede è quella di mettere a disposizione la propria abitazione o una stanza di questa: l’house sharing. In che modo? Su portali che ospitino la domanda offerta di chi cerca una stanza per una vacanza o soggiorno.

Nonostante il successo dell’house sharing permangono, però, delle paure. Questo è quanto ha rilevato un’indagine condotta dall’Osservatorio Sara Assicurazioni, la compagnia Assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia.

La ricerca condotta ha analizzato i timori dei genovesi riguardo all’house sharing. Quello che ne è emerso è che circa il 33% metterebbe in comune spazi e ambienti con altre persone, mentre un ulteriore 17% non esclude di farlo nel prossimo futuro.

La restante parte nutre delle paure riguardo al mettere la propria abitazione a disposizione di estranei per la paura di ospitare persone maleducate o poco rispettose e di perdere la propria privacy. Privacy importantissima per i genovesi, ma per gli italiani in generale, poiché la casa, l’ambiente domestico viene visto come luogo della propria intimità per eccellenza, ambiente nel quale rilassarsi, essere se stessi, ma è anche soprattutto considerato un bene affettivo da trasmettere ai propri figli.

Mentre i lati positivi dell’house sharing, evidenziati da chi valuta l’opzione come interessante, sono legati alla socialità e alla possibilità di stringere nuove amicizie. Oltre che la prospettiva di un guadagno ad esso legato.
L’house sharing è un modo alternativo di vivere la propria casa, specialmente nei periodi di vacanza.

Mettere la propria casa in condivisione è un fenomeno in continua crescita che sta ormai entrando anche nelle corde dei genovesi, che, come tutti gli italiani, sono invece da sempre molto legati alle loro mura domestiche.

(Redazione)

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