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Dieta Dash: riduce la pressione arteriosa e previene l’insufficienza cardiaca

Dieta Dash: riduce la pressione arteriosa e previene l’insufficienza cardiaca

La dieta Dash (Dietary Approaches to Stop Hypertension) nasce per contrastare l’ipertensione arteriosa e si ispira alla dieta Mediterranea pur adottando qualche variante. Questo regime alimentare prevede, infatti, il consumo di frutta fresca, frutta secca, verdure, cereali integrali, carni bianche, cereali, pesce e latticini a basso contenuto di grasso come ad esempio lo yogurt greco e lo skyr.

La dieta Dash previene anche l’insufficienza cardiaca


Chi adotta la dieta Dash, inoltre,  tende naturalmente a ridurre il consumo di alimenti quali sale, carne rossa, dolci e bevande zuccherate. Secondo uno studio, apparso sull’American Journal of Preventive Medicine, questa dieta si può rivelare molto utile anche per ridurre il rischio di insufficienza cardiaca nelle persone con un’età inferiore ai 75 anni.

Dieta Dash, lo studio della Wake Forest University Baptist Medical Center

Ad avvalorare questa tesi ci ha pensato lo studio portato avanti da un gruppo di ricercatori della Wake Forest University Baptist Medical Center, che ha preso in esame i dati di 4500 persone che seguono in maniera molto rigorosa la dieta Dash. I risultati ottenuti hanno dimostrano che le persone sotto i 75 anni che seguono in maniera stringente questo regime alimentare possono vantare un rischio più basso di insufficienza cardiaca rispetto alle persone che seguono un regime alimentare vario.

Secondo Claudia L. Campos, professoressa di medicina interna ed una delle autrici della ricerca, questo studio “ha dimostrato che seguire la dieta Dash può ridurre il rischio di sviluppare insufficienza cardiaca di quasi il 50%”.

Importante il parere del proprio medico


Ovviamente, prima di adottare un qualsiasi tipo di regime alimentare è bene rivolgersi al proprio medico curante per verificare se non sussistano controindicazioni a riguardo. Anche se la dieta Dash è sana e si basa su alimenti amici del cuore è bene farsi monitorare, soprattutto duranti i primi periodi.

Andrea  Carozzi

 

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