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Nuove regole per le detrazioni fiscali di visite ed esami medici

Nuove regole per le detrazioni fiscali di visite ed esami medici

Con l’arrivo del 2020, le regole per le detrazioni fiscali di visite ed esami medici cambiano. Chi vorrà usufruire dello sconto fiscale Irpef al 19% nella dichiarazione dei redditi dovrà adeguarsi alle nuove norme in materia. La misura principale riguarda la tracciabilità dei pagamenti. L’ultima legge di bilancio, infatti, dispone che per usufruire della detrazione fiscale nel 730 è necessario effettuare i pagamenti attraverso strumenti tracciabili. E questo vale anche per le spese sanitarie.

Parola d’ordine: tracciabilità

La legge di bilancio introduce il principio della tracciabilità anche per quanto riguarda le detrazioni fiscali di visite ed esami medici. Le spese sanitarie, con l’ammontare di 18 miliardi di euro, rappresentano la quota maggiore di sconti fiscali utilizzati dagli italiani. La nuova disposizione, che è entrata in vigore con l’inizio del 2020, prevede che la detrazione al 19% spetta a condizione che l’onere sia stato pagato mediante versamento bancario o postale, oppure attraverso sistemi di pagamento elettronici. Naturalmente, le spese effettuate quest’anno potranno essere detratte nel 730 del 2021 e non riguarderanno quello da presentare entro settembre 2020.

Le eccezioni per le detrazioni fiscali di visite ed esami

La legge ha avuto due diverse versioni. La seconda, quella attuale, chiarisce meglio quali spese devono essere tracciabili per poter essere detratte dalla dichiarazione dei redditi e quali invece sono escluse da questa misura. Il comma 679 della legge di bilancio prevede che le spese che danno luogo allo sconto fiscale del 19% nella dichiarazione dei redditi dal 2020 non potranno più essere effettuate in contanti. Pena la perdita della detrazione.

Il comma successivo chiarisce quali sono le spese a cui la norma si applica, individuando alcune eccezioni. È infatti possibile pagare in contanti senza perdere il diritto alla detrazione i medicinali e i dispositivi medici, oltre alle visite e agli esami pagati dentro al Servizio Sanitario Nazionale (come il ticket) o da privati accreditati con il Ssn. La tracciabilità del pagamento per usufruire dell’agevolazione fiscale è richiesta invece per visite ed esami in studi e centri di analisi privati.

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