Covid-19: a New York riaprono i ristoranti, i musei, le scuole ma non i teatri di Broadway.
di Daniele Rosa
24 mila morti e 240 mila contagiati fino ad ora a New York. Nessuno potrà dimenticare le fossi comuni scavate nell’isola di Hart, l’Ospedale da campo dei Buoni Samaritani montato a Central Park, i camion di traslochi pieni di corpi putrefatti dal caldo a Brooklyn e i suoni continui delle ambulanze. Ma la città, guidata con saggezza da un Governatore come Andrew Cuomo, ha saputo reagire e ora sta, timidamente, riaprendo.
New York: un ritorno autunnale del Covid?
Ma non dimentica di essere preoccupata di un ritorno autunnale del virus. Adesso i positivi sono solo l’1% sul totale delle prove ma nessuno sembra voler abbassare la guardia, soprattutto adesso che sta arrivando la stagione fredda.
‘E’ importante che i niuyorchini – ha detto Cuomo – continuino a praticare i comportamenti di sicurezza basici contro il Coronavirus, soprattutto adesso che ci avviciniamo alla stagione della febbre. Mascherine, igiene delle mani e distanza sociale faranno la differenza’.
Un ritorno quasi alla normalità
Questa settimana New York cerca di tornare quella che era sette mesi fa, o almeno un qualcosa di molto vicino. I ristoranti potranno, anche per il 25%, servire all’interno dei locali, almeno quelli che sono riusciti a resistere. Quasi 2.000 ristoranti hanno chiuso lasciando a casa quasi 180 mila lavoratori.
‘Ovviamente – dicono molti ristoratori – andando avanti nella stagione non si potranno usare le terrazze, con pochi tavoli e senza turisti non si può dire che siamo tornati alla normalità. Ma dobbiamo andare avanti altrimenti moriremo tutti’.
La riapertura di New York post-Covid
La riapertura è stata guidata non dalla politica ma dai dati reali dell’epidemia.Gli Stati che hanno aperto rapidamente infatti, come Florida e Texas ad esempio, ne stanno pagando le conseguenze.
In ogni caso Times Square è ancora insolitamente e drammaticamente vuota. I teatri di Broadway rimarranno chiusi per tutto l’autunno e le grandi aziende continueranno a lavorare in smartworking. I musei sono aperti ma con regole precise per visitarli e le scuole prescolari pubbliche hanno aperto da una settimana per la gioia di tutti i genitori.
A mano a mano che si riaprirà torneranno le persone a popolare le strade, i metrò, i ristoranti e lentamente la città dovrebbe ripopolarsi e rivivere. ‘Importante – come dicono molti medici – è che i tempi siano dettati dai dati e non dalla politica. I dati sono oggettivi, le decisioni politiche riflettono valori e a volte sbagliano’.
E così, forse, con questa attenzione, anche New York, la Grande Mela, potrà, magari all’inizio d’anno, ripartire. Ma tutto questo i politici lo sanno?
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