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Carnia: terra del mangiar bene

Carnia: terra del mangiar bene

La gastronomia in Carnia è fatta di sapori intensi che regalano una cucina gustosissima fatta di ingredienti poveri e genuini della montagna: farina di mais e grano saraceno, patate, carne suina e selvaggina, funghi, erbe, prodotti delle malghe (latte, burro, formaggi, con una eccezionale varietà di ricotte salate e affumicate).

A questi ingredienti le donne carniche usavano mescolare, con accostamenti tuttora unici, le spezie, la frutta secca e gli aromi orientali che riportavano a casa d’inverno i cramârs (i venditori ambulanti carnici di spezie, erbe medicinali, stoffe), dopo aver percorso a piedi durante la bella stagione le strade d’Oltralpe.

Questo accostamento tra dolce e salato è alla base del più tipico piatto carnico, i cjarsòns, sorta di agnolotti con ripieno dolce a base di ricotta, di cui ciascuna famiglia, ciascun ristorante vanta una ricetta particolare.

Altro piatto derivato direttamente dalla cucina povera è la polenta con il frico (formaggio a scaglie sciolto lentamente in una piccola padella, fino a formare una croccante frittata), mentre gustosissimo è il brovada e musèt (cotechino accompagnato da rape inacidite nella vinaccia).

Sauris è ormai conosciuta dai gourmet per la sua produzione di prosciutto, al quale viene dedicata una festa in luglio.

Molti sono i famosi chef Carnici che hanno lasciato una loro impronta nella tradizione culinaria di questa regione. Il più famoso è senz’altro il maestro Chef Gianni Cosetti; in questi mesi, grazie alle numerose puntate vinte durante il programma della “Prova del cuoco”, lo Chef Daniele Cortiula è entrato nelle case di noi italiani e ci ha deliziato con le sue ricette carniche tradizionali, arricchite da dettagli innovativi. Forni di Sopra ha esportato alle Bermuda lo Chef stellato, 3 stelle Michelin, Livio Ferigo (lo chiamano: “Benny lo chef dei potenti” perché da lui hanno pranzato dive dell’alta moda come Naomi Campbell, ospiti illustri come l’ex presidente degli Usa, Jimmy Carter, e l’ex premier italiano, Silvio Berlusconi). Di recente Livio ha scritto il suo primo libro di cucina “Amore Bermuda. The Passion For Italian Cooking”, che descrive in inglese, le ricette carniche e internazionali servite nei suoi ristoranti. Il libro raccoglie foto, testimonianze e ricette tipiche di Forni, il suo paese natio, della birra del birrificio Foglie d’erba di Gino Perissutti, di vari colleghi chef di Forni di Sopra, della grappa di Ciariei, che serve nei suoi ristoranti al posto del rum, dei formaggi di malga e delle erbe spontanee di cui è ricco il paese, utilizzate da secoli dai fornesi per ricette uniche che hanno reso noto Forni di Sopra a livello internazionale.

Forni di Sopra vanta appunto due feste gastronomiche. Durante due weekend di giugno, si festeggia la festa dedicata alle erbe spontanee durante la quale le erbe diventano protagoniste di piatti tipici ed elaborati, serviti nei ristoranti dislocati nei borghi e nelle piazze del paese. Un esempio di menu a base di erbe può essere: aperitivo al sambuco, antipasto a base di radicchio di montagna, risotto al silene, polenta alle erbe spontanee, frittata all’erba cipollina, pane all’ortica, crostata di rabarbaro, grappa al cumino.

A settembre invece si celebra la festa dedicata ai funghi, alla quale vengono invitati anche famosi micologi e intenditori, per spiegare l’uso dei funghi nella cucina.

Inoltre da pochi mesi questa località circondata dalle Dolomiti, è fiera di poter vantare la birra artigianale alle erbe, votata la migliore birra italiana del 2011.

 

Per maggiori informazioni scrivete a info@actmltd.com

 

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