Dopo che nel 2015 l’OMS ha inserito le carni rosse e le carni lavorate all’interno della lista dei prodotti cancerogeni e nocivi alla stessa stregua di alcol e tabacco qualcosa nell’industria della carne si è mosso. Questo ha portato alla nascita della carne grass fed che in Italia è ancora poco conosciuta.
Carne grass fed, cosa c’è da sapere
La carne grass fed è ottenuta esclusivamente da animali allevati al pascolo, dalla nascita al macello. Per questo motivo presenta dei valori nutrizionali totalmente diversi rispetto a quelli offerti dai dai tagli di carne provenienti da allevamenti intensivi.
Gli animali allevati al fine di ottenere carne grass fed vivono seguendo la propria inclinazione naturale, senza mangiare cereali, che di fatto cambiano completamente il loro profilo nutrizionale. La carne grass fed è quindi un tipo di alimento etico e sostenibile perché viene prodotta garantendo i massimi standard di benessere ad ogni animale.
Valori nutrizionali sorprendenti
I tagli di carne ottenuti dagli allevatori che rifiutano il modello intensivo presentano un maggiore contenuto in vitamine riboflavina, tiamina, calcio, magnesio ed Omega 3 rispetto alla carne proveniente da allevamenti intensivi. Come anticipato, i valori nutrizionali della carne grass fed sono talmente diversi da quelli della carne da allevamento intensivo. Al punto che possono essere paragonati a quelli del pesce azzurro, in quanto questo tipo di carne risulta essere molto ricca di acidi grassi essenziali omega-3 e vitamina D. I primi normalmente non si trovano nella carne di animali allevati intensivamente e nutriti a base di mangimi inadeguati, ma solo nella carne e nei derivati (latte, formaggi e burro) di bestiame nutrito a erba.
Ecosostenibile ma anche più costosa
Il sistema di allevamento degli animali da cui si ricava la carne grass fed, oltre a essere più rispettoso del benessere animale, risulta anche più sostenibile dal punto di vista ecologico. Infatti, l’impiego dei mangimi classici a base di mais e soia utilizzati negli allevamenti intensivi contribuisce al consumo di suolo e delle riserve idriche. Ovviamente questo tipo di carne risulta più costosa rispetto alla carne normale proprio per via dell’accuratezza con cui viene allevata sotto forma di animale e successivamente lavorata.
Andrea Carozzi
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