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L’Auto Mutuo Aiuto al tempo del Covid-19 diventa virtuale

L’Auto Mutuo Aiuto al tempo del Covid-19 diventa virtuale
Donna al pc: esempio di incontro per auto mutuo aiuto virtuale

Angoscia, isolamento, depressione, ansia. La pandemia da Covid-19 con cui ormai conviviamo da un anno sta segnando profondamente le nostre vite. Ed elaborare queste emozioni negative può essere ancora più difficile in un periodo in cui il contatto con altre persone va evitato. Vengono in aiuto in questa situazione i gruppi di Auto Mutuo Aiuto: in Liguria si sono attrezzati per organizzare gli incontri in stanze virtuali. Ce ne parla la presidente di A.MA.Li OdV (Auto Mutuo Aiuto Liguria Organizzazione di Volontariato) Maria Mensitieri.

Qual è la filosofia dell’auto mutuo aiuto portata avanti dall’associazione A.M.A.Li. OdV, di cui è presidente? 

L’Auto Mutuo Aiuto, in breve A.M.A., è uno strumento riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per consentire alle persone il recupero del benessere bio-psico-sociale. Basa la sua efficacia nell’incontro fra persone diverse, che per un periodo della loro vita, condividono su un piano paritario la medesima esperienza. Questo percorso può essere applicato ad ogni cambiamento della vita: lutti, separazioni, solitudine, patologie fisiche e psichiche, anche in sostegno dei famigliari.

Ci sono delle regole da seguire per il buon funzionamento del gruppo. Per questo noi ci impegniamo anche in corsi di sensibilizzazione all’A.M.A., per far conoscere la metodologia e per formare i facilitatori, che non sono operatori, ma persone che hanno vissuto l’esperienza su cui fonda il gruppo, l’hanno elaborata e dopo un percorso di formazione si mettono al servizio dei partecipanti.

I partecipanti al gruppo A.M.A. si incontrano in una stanza 2 ore alla settimana (10/12v persone al massimo) parlando sempre in prima persona di se stessi, per condividere il proprio vissuto, per ascoltarsi con empatia, per non giudicarsi, per accogliersi. Se il gruppo funziona si crea un clima di fiducia, un filo su cui corrono emozioni e cambiamenti. Nel gruppo nessuno dice all’altro cosa deve o non deve fare, ma semplicemente dona la sua esperienza.

Chi arriva ai gruppi lo fa perché desidera stare meglio e sarà personalmente responsabile del suo recupero. Non chiederà di essere curato, ma imparerà a prendersi cura di se stesso, attingendo all’esperienza dell’altro. Il linguaggio che passa nel gruppo non è solo verbale, ma passa anche attraverso le espressioni del viso, del corpo, che essendo seduti  in cerchio è visibile a tutti. Tutti i partecipanti sono su un piano paritario. È fondamentale che ci sia integrazione fra il mondo A.M.A. e i Servizi attivi sul territorio (Asl, Comuni, Regione, Servizi Sociali, Associazioni sul territorio, ecc…). Le persone possono essere inviate dai Servizi, ma anche noi possiamo inviare le persone, perché non abbiamo la presunzione che l’A.M.A. sia l’unica strada.

Per rispondere ai disagi creati dalla pandemia e dal lockdown avete creato dei gruppi di Auto Mutuo Aiuto per il Covid: quali sono le preoccupazioni che emergono?

Abbiamo attivato due gruppi di Auto Mutuo Aiuto su piattaforme per consentire alle persone di “entrare in una stanza virtuale” per condividere le sensazioni legate a questo difficile momento che stiamo vivendo. Chiediamo di chiudere la porta della stanza in cui hanno il PC o il cellulare, se non vivono soli, proprio per potersi esprimere liberamente riguardo al vissuto personale e di regalarsi questo tempo.

Le sensazioni che emergono sono il senso di solitudine, talvolta “spezzato” da questo incontro, la paura di ammalarsi e non avere nessuno vicino, le preoccupazioni economiche anche per il domani dei figli. Si percepisce un’altalena di sensazioni negative, che si intrecciano con altre positive, prevale la speranza. Tutti vivono questa seconda fase della pandemia con più insofferenza rispetto alla prima e si sentono più delusi e abbandonati. Per questo lavorare insieme per donarsi idee messe in pratica ed esperienza aiuta.

I membri del gruppo che sono nonni soffrono perché si perdono tempo con i nipotini, non possono donare il loro tempo. Prevale un senso di inutilità e timore, ma come diciamo nei gruppi: “Tu solo ce la puoi fare, ma non ce la puoi fare da solo”.

Chiudiamo gli incontri cercando di condividere un pensiero positivo, anche una parola positiva detta da un partecipante ad un altro. Un proposito di migliorare nell’atteggiamento di paura che talvolta consente di uscire poco, magari solo per fare la spesa.

Partecipano anche molti senior?

La maggior parte dei partecipanti è over 50.

Con la pandemia è aumentata la richiesta di partecipazione ai gruppi, anche dedicati ad altre tematiche?

I gruppi per l’elaborazione del lutto, che sono attivi su web in tutta la Liguria, hanno più richieste. Il lutto lasciato dal Covid-19 è davvero difficile da elaborare, manca l’accompagnamento, la vicinanza, l’ultima carezza…

Comunque tutti i gruppi attivi sul web hanno richieste. Quelli per genitori adottanti e che hanno già terminato il loro percorso di adozione sono cresciuti. In progetto, speriamo ai primi di marzo, vogliamo attivare su piattaforma un gruppo per caregiver di persone con demenza o Alzheimer, che hanno un grande bisogno, soprattutto se soli a far fronte a questa situazione di condivisione e sostegno fra pari.

Il web, per noi che siamo abituati agli incontri in presenza, non è un passaggio facile, ma ha il vantaggio di permetterci di raggiungere anche chi è lontano.

Perché partecipare agli incontri di Auto Mutuo Aiuto? Cosa direbbe agli scettici per convincerli?

Si partecipa per stare meglio, per sentirsi meno soli. Per sentirsi capiti, perché l’altro che viene al gruppo ha vissuto la stessa esperienza e se mi dice “Ti capisco”, è vero. Non risolve tutto dandomi una pacca sulla spalla dicendomi “Poi passerà”. Nel gruppo gli altri sanno quanto sto male, ma sanno anche che posso stare meglio, attingendo dall’esperienza dell’altro.

Scettici nei miei 20 anni nel mondo dell’Auto Mutuo Aiuto ne ho incontrati e alle telefonate che ricevo dico semplicemente: “Vieni al gruppo, anche se stai male, sei una risorsa, per te e per gli altri, anche se non lo sai”. Si stupiscono, provano. Molti restano per il tempo necessario a stare meglio, altri di più per aiutare, altri tornano dopo un po’ di tempo e ci trovano… Il dolore è come il mare: talvolta accarezza, talvolta sommerge e soffoca, talvolta come l’onda torna.

Micol Burighel

 

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