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Anziani più insicuri dei giovani? Gli studi lo dimostrano

Anziani più insicuri dei giovani? Gli studi lo dimostrano
Poco più di una persona su quattro (il 27,6%) dice di sentirsi poco o per niente sicura camminando al buio nella propria zona. Tra gli anziani, però, la percezione dell’insicurezza cresce nettamente. I dati emergono dalla più recente indagine dell’Istat, pubblicata a giugno (i dati si riferiscono agli anni 2015-2016), oggetto di un recente articolo…

Poco più di una persona su quattro (il 27,6%) dice di sentirsi poco o per niente sicura camminando al buio nella propria zona. Tra gli anziani, però, la percezione dell’insicurezza cresce nettamente. I dati emergono dalla più recente indagine dell’Istat, pubblicata a giugno (i dati si riferiscono agli anni 2015-2016), oggetto di un recente articolo della Stampa.

Secondo l’indagine, con l’età aumenta il numero di coloro che non escono mai di casa quando è buio per paura (più del 40% dai 65 anni in su), ma sono anche più numerosi coloro che si sentono insicuri anche in casa dopo il tramonto (la percentuale si aggira sul 30%). Cresce la percentuale anche di chi sente che la paura della criminalità influenza le proprie abitudini (più della metà).

Un tema, quello della maggiore paura da parte delle persone anziane, dibattuto ormai da molti decenni. Secondo lo studio statunitense del 1980 del sociologo Peter Yin, che segnala come il timore della criminalità sia al primo posto tra quelli delle persone più anziane, emerge un grande paradosso, e cioè il fatto che in realtà gli anziani sono meno vittime di reati.

Sempre sullo stesso argomento, e ancora negli Usa (Purdue University e all’Università della North Carolina), nel 1992 è stata condotta una ricerca che è arrivata invece a concludere che siano in realtà i giovani a esprimere la maggior paura del crimine. A una conclusione simile è arrivato anche uno studio del 2013, questa volta condotto attraverso una serie di esperimenti su persone di età diverse e che puntava a indagare i comportamenti presi per precauzione: non ci sarebbe nessun aumento della predisposizione alla paura all’aumentare dell’età.

Risultato diverso invece per lo studio sperimentale condotto recentemente dall’Università di Bologna, appena pubblicato da Scientific Reports. Secondo quanto riporta il quotidiano, la ricerca ha indagato in particolare su come il contesto in cui una persona si trova possa cambiare la percezione della paura di un evento (nello studio è stato utilizzato un piccolo stimolo elettrico doloroso associato alla vista di un oggetto neutro come una pianta). Gli psicologi, guidati da Giuseppe Di Pellegrino, volevano capire se trovarsi in un luogo, come una stanza, associato alla memoria di un evento spiacevole (la piccola scossa alla vista della pianta) oppure non associato all’evento spiacevole (la vista della pianta senza subire la scossa) cambi oppure no la sensazione di paura. I risultati indicano che per gli anziani un contesto più sicuro riduce meno la sensazione di paura: anche nella stanza in cui non erano stati sottoposti alla piccola scossa hanno manifestato in media più paura alla vista della pianta. Dunque l’età abbassa la capacità di sentirsi meno esposti a una minaccia grazie al posto in cui ci si trova. In altre parole, gli anziani mantengono più vivo il ricordo e il timore di un evento spiacevole rispetto ai giovani, ovunque si trovino.

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