Siamo in piena estate e l’abbronzatura è certamente il must di questa stagione. L’abbronzatura non è altro che un meccanismo difensivo adottato dalla nostra epidermide e volto a contrastare l’azione nociva dei raggi ultravioletti. Nonostante questo però, la tintarella è sinonimo di bellezza e salute a tutte le età, tanto che ci si affida a diversi trucchi, escamotage o metodi ben rodati per incrementarla, conservarla o prolungarla.
Una delle credenze più diffuse in fatto di abbronzatura è quella che vede in un maggior consumo di alimenti ricchi di betacarotene un tornaconto evidente in fatto di tintarella. Ma è proprio così?
Il betacarotene e la carotenosi
Tanto per cominciare il betacarotene è un pigmento vegetale contenuto soprattutto in frutta e verdura di colore giallo-arancione come le carote, il melone e le albicocche. Sfatiamo subito un mito: il consumo di betacarotene non ha un’azione diretta sulla produzione della melanina e quindi sull’abbronzatura. Ma assumere grandi quantità di frutta e verdura contenenti betacarotene può portare alla carotenosi, ossia a una condizione che conferisce un colorito arancio-giallastro agli ultimi strati dell’epidermide. Questo effetto diminuisce drasticamente quando si diminuisce l’assunzione di alimenti ricchi di betacarotene, ma non ha nulla a che fare con l’abbronzatura. Un’altra proprietà che viene attribuita al betacarotene è quella di proteggere la pelle dalla continua esposizione ai raggi solari: anche in questo caso la realtà smentisce questa “credenza popolare”. Nel 2011 l’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, ha dichiarato (dopo aver portato a termine diversi studi) che non c’è alcun rapporto di causa e effetto tra l’assunzione dietetica di betacarotene e la protezione della pelle dal danno indotto dai raggi ultravioletti.
Abbronzatura e alimentazione, cosa c’è di vero?
L’esperienza ci insegna che ogni leggenda e ogni credenza si basano su di un fondo di verità. È vero che l’alimentazione influenza la bellezza e la salute della pelle perché eventuali carenze di vitamine, soprattutto la vitamina A, C ed E e di sali minerali, in particolare selenio, zinco e rame, possono compromettere la salute e l’aspetto della pelle.
Un’alimentazione basata su di un equilibrato consumo di frutta e verdura è in grado di garantire all’organismo tutti i micronutrienti necessari per mantenere al meglio la salute delle pelle e, perché no, dell’abbronzatura.
Andrea Carozzi