Fino a non molto tempo fa, la comunità medica era solita sconsigliare quasi tutti i tipi di attività fisica alle persone colpite da problemi cardiaci. Il motivo era semplice: durante lo sport il cuore è chiamato a pompare più sangue e a reggere uno sforzo maggiore. Quindi era abbastanza logico pensare che fosse controproducente sottoporlo a sforzi eccessivi. Oggi, invece, è risaputo che praticare sport con moderazione può portare benefici anche a chi ha a che fare con malattie cardiache.
Sport e malattie cardiache: le linee guida dell’European Society of Cardiology
Nel mese di settembre di quest’anno l’ESC (European Society of Cardiology) ha presentato e successivamente pubblicato sull’European Heart Journal le prime raccomandazioni su sport e attività fisica nei pazienti con malattie cardiovascolari. Queste raccomandazioni sono il frutto di uno studio portato avanti da un team formato da diversi ricercatori dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport di Roma e della St. George’s University di Londra. Diimostrano come l’esercizio fisico regolare non solo sia utile a prevenire le malattie cardiache, ma riduca anche la morte prematura in quelle persone con una diagnosi di patologia cardiaca nota. Secondo lo studio sarebbe, infatti, bassissima, la possibilità che l’esercizio fisico provochi un arresto cardiaco.
Sport e malattie cardiache: serve moderazione
Ovviamente, anche se la pratica regolare di uno sport può avere degli effetti positivi sulle malattie cardiache, bisogna prendere diverse precauzioni, e soprattutto consultare un medico prima di iniziare qualsiasi attività. Ad esempio, sempre secondo l’ESC, i soggetti obesi, ipertesi o diabetici, per ottenere i massimi benefici dall’attività sportiva dovrebbero alternare all’esercizio di tipo aerobico degli esercizi di potenziamento come ad esempio il sollevamento di pesi leggeri.
Ad essere raccomandata è quindi un’attività fisica, se possibile, quotidiana di intensità moderata, per un totale di almeno 150 minuti a settimana. Per “intensità moderata” si intende un esercizio fisico in grado di aumentare la frequenza cardiaca e respiratoria senza però rendere impossibile sostenere una conversazione.
Le attività consigliate
Ovviamente non tutti gli sport possono essere praticati da chi ha problemi di cuore. Gli studi condotti in questo settore, compreso quello dell’ESC, hanno evidenziato alcune attività fisiche dalle quali i cardiopatici possono trarre maggiore giovamento. Tra queste ci sono la camminata, il running praticato moderatamente, il ciclismo, il nuoto e la ginnastica dolce, come lo yoga. Ad esempio 30 minuti di camminata tre volte a settimana, con un ritmo normale e su terreno pianeggiante, permettono di migliorare il rendimento del cuore di circa il 12% .
Malattie cardiache, quali sono i sintomi da non sottovalutare
Una patologia cardiaca spesso comincia a manifestarsi con dei sintomi ben precisi. È quindi necessario prestare attenzione a:
- dolori al petto
- eccessi di traspirazione
- mal di testa costanti
- nausea
- vertigini
- palpitazioni
- fitte
- dispnea anormale
- sincopi
- stanchezza
- debolezza
- disturbi del sonno.
Al manifestarsi di questi sintomi è bene rivolgersi tempestivamente al proprio medico curante e fare un check up.
Andrea Carozzi
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