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Seniorità e vecchietudine: due facce della stessa medaglia

Seniorità e vecchietudine: due facce della stessa medaglia
Seniorità e vecchietudine
Invecchiare è una normale evoluzione della vita, anzi, banalmente, è l'unico modo per stare in vita. Però questo processo naturale presenta due aspetti che modificano fortemente l'impatto su di noi. La seniorità ha una dinamica aperta e positiva, la vecchietudine al contrario è chiusa e sostanzialmente negativa. Frequentare corsi, università, scuole di ballo, diventare frequent flyers di…

Invecchiare è una normale evoluzione della vita, anzi, banalmente, è l’unico modo per stare in vita. Però questo processo naturale presenta due aspetti che modificano fortemente l’impatto su di noi. La seniorità ha una dinamica aperta e positiva, la vecchietudine al contrario è chiusa e sostanzialmente negativa.

Frequentare corsi, università, scuole di ballo, diventare frequent flyers di musei, cinema e teatri rappresentano segnali inequivocabili di seniorità. Chiudersi in quattro mura, di fronte alla televisione, o peggio in un bar per parlare con i soliti quattro consumatori vintage di medicine e di funerali, pensare che internet sia troppo complicato, usare spesso verbi al passato o al trapassato in un incessante “Amarcord” (mi ricordo), sono invece segnali inequivocabili di un “incipiente vecchietudine”.

Stare coi giovani, confrontarsi coi giovani in una continua e fresca corrispondenza biunivoca di scambio di informazioni e di idee: io ti spiego a capire un po’ di finta politica o come agganciare in vacanza quella ragazza  carina vicina di casa e tu mi spieghi come scaricare un’App che mi calcoli il numero di passi quando passeggiamo o corriamo insieme al parco. Questa è seniority positiva.

“Le canzoni di una volta, quelle si dicevano qualcosa!”,“Ai miei tempi, quanto serviva fare il militare. Ti formava.” Tutte frasi fatte inutili, anzi dannose, indicative solo di un veloce processo di vecchietudine avanzata. E così per mille aspetti ancora.

Oggi  i senior vivono mediamente più a lungo (grazie a farmaci e miglior stile di vita), possono lavorare più a lungo (grazie alla ex ministra Fornero), fare all’amore più a lungo (grazie a pillole arancioni, gialle e blu…). È un obbligo allora (fermo restando un poco di fattore c….o) tenersi lontani dalla vecchietudine. Non certo vestendosi come hippie anni ‘70 a cavallo di sontuose Harley comprate con il Tfr post lavoro (in parte ci sta pure) ma aprendosi con grande serenità, modestia e curiosità al nuovo che avanza.

Un nuovo di cui anche un senior è fortemente parte attiva.

Daniele Rosa – “Adelante a Los 60”

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