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Perché l’Italia può diventare sede del turismo sanitario

Perché l’Italia può diventare sede del turismo sanitario
L'Italia, e quindi la Liguria e Genova, sedi del turismo sanitario, con una particolare attenzione agli anziani? Perché no, i presupposti ci sono tutti. Ne è convinto Sandro Mazzantini, amministratore delegato di Iclas Rapallo, istituto clinico ligure di alta specialità, intervenuto al Silver economy forum, che si è svolto dal 13 al 15 giugno a…

L’Italia, e quindi la Liguria e Genova, sedi del turismo sanitario, con una particolare attenzione agli anziani? Perché no, i presupposti ci sono tutti. Ne è convinto Sandro Mazzantini, amministratore delegato di Iclas Rapallo, istituto clinico ligure di alta specialità, intervenuto al Silver economy forum, che si è svolto dal 13 al 15 giugno a Palazzo Tursi a Genova. 

Una sessione del Silver economy forum di Genova

«Nel 2016 − spiega − non sono stati molto numerosi gli stranieri che si sono recati in Italia per curarsi, appena 5 mila, provenienti soprattutto da Russia e Medio Oriente. Ma c’è un dato ancora più significativo: negli Stati Uniti un americano su due si reca all’estero per ricevere cure».

Le motivazioni sono principalmente tre: i costi della sanità sono inferiori a quelli che lo statunitense trova negli Usa, spesso anche fino al 50% in meno. Lo standard qualitativo è migliore. Può ricevere prestazioni sanitarie che non vengono effettuate nel suo Paese. Tre buone motivazioni per le quali gli americani, e non solo, dovrebbero scegliere l’Italia come destinazione sanitaria alternativa alla propria.

«Ma non sono le uniche − aggiunge Mazzantini − Mettiamoci anche che l’Italia vanta il primato mondiale di siti Unesco. Consideriamo che l’Italia, secondo Bloomberg, è il Paese più sano del mondo. E infine, diciamo anche che il nostro sistema sanitario nazionale, sebbene spesso vituperato, è il 12esimo al mondo per qualità, davanti anche a Paesi come Germania e Francia».

Perché quindi uno straniero non dovrebbe scegliere l’Italia e, in particolare, la Liguria? «A Rapallo Villa Azzurra, nel suo piccolo, è già un esempio di quello che potrebbe diventare la nostra regione − dice Mazzantini il 40% del nostro fatturato proviene da una clientela straniera. Certo, per la sanità privata adeguarsi alle nuove esigenze e ai cambiamenti della popolazione è più semplice, e questo è un presupposto fondamentale per crescere nel turismo sanitario. Per esempio, è necessario spostare l’attenzione verso un certo tipo di patologie, in questo caso quelle che affliggono un determinato segmento di popolazione, come quella senior».

Ma per candidarsi a meta d’elezione per il turismo sanitario, la Liguria e Genova devono compiere un altro passo e Mazzantini, a questo proposito, rivolge l’appello all’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Genova Giancarlo Vinacci: «Sanità, turismo e trasporti possono fare poco da soli − affermadevono sapere lavorare insieme e coesi per raggiungere importanti risultati».

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