La nostra esperta d’arte e cultura, Tiziana Leopizzi, ci illustra le bellezze della Regione Marche e dei suoi eleganti paesi abbarbicati sui colli, tirati a lucido pietra su pietra.L’Italia è un po’ tutta così, ma qui c’è qualcosa di diverso. Perché?La mia veloce indagine ha dato esiti uguali e contrari che voglio riportare per i lettori di AltraEtà.
Il Prof di storia medioevale si dice convinto che ciò dipenda dal fatto che i Comuni erano potenti e molto orgogliosi della propria identità, tanto che l’invasione dello stato Pontificio non poté incidere sul carattere dei marchigiani. Architettura compresa.
Il politico intellettuale romano-marchigiano invece, alla mia asserzione a proposito dell’’invasione da parte dello Stato Pontificio, non mi ha fatto nemmeno finire per rispondere stupefatto: “Di che invasione sta parlando?”. Perché qui sudditi del Papa erano felici e anzi, proprio al filo diretto con Roma, si deve la bellezza delle Marche.
In ogni caso in questa Regione l’attenzione al bello è altissima. Qualunque sia la matrice, esiste un tessuto manifatturiero molto potente, una tradizione agricola illuminata e un forte desiderio di cultura, tanto da consentire l’esistenza di 150 teatri di cui 50 nella sola marca maceratese. Mi piace citare qui la realizzazione dell’edificio di Musicultura che si deve alla sensibilità di 100 consorti maceratesi com’è scritto sul frontone.
La crisi ha inciso anche su questo territorio i suoi denti aguzzi, ma la realtà industriale marchigiana si è saputa riciclare reagendo alle nuove esigenze del mercato. Interi comparti, come quello degli strumenti musicali che qui vantava una manifattura d’eccellenza, di fronte alla pressione della concorrenza giapponese che ha proposto gli strumenti elettronici, hanno ripensato la produzione rimanendo, però, legati alla tradizione. Non è un caso che quest’anno la Regione Marche si sia aggiudicata il primo premio come Regione più industriosa d’Europa, basti citare Diego della Valle, FIAM e Poltrona Frau.
Tornando allo spettacolo, la regione Marche propone, per il periodo estivo, eventi in piazza, sagre e festival come quello del Fumetto a Tolentino. Manifestazioni di ogni tipo costellano l’estate marchigiana e il mio consiglio è di dedicare almeno un week-end lungo alla scoperta di questa regione raggiungibile in sole due ore e mezza da Bologna.
Tiziana Leopizzi