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I lavoratori over 50, le vecchie volpi del mondo del lavoro

I lavoratori over 50, le vecchie volpi del mondo del lavoro
I lavoratori over 50 sono una risorsa per l'azienda

Gli occupati nelle imprese e nelle aziende appartengono sempre di più alla cosiddetta silver age, a causa di un periodo storico in cui il ricambio generazionale non è così fluido come in passato. Un nuovo studio dell’IPL – Istituto Promozione Lavoratori ha accertato che i dipendenti in età lavorativa avanzata non rappresentano però un ostacolo al funzionamento delle realtà lavorative. Al contrario, i lavoratori over 50 sono una vera e propria risorsa da utilizzare grazie all’esperienza maturata. 

I lavoratori over 50 nell’altoatesino

L’indagine ha riguardato i lavoratori dell’Alto adige. La ricerca ha sottolineato come circa un quarto degli occupati (27%) ha meno di 35 anni, mentre gli over 50 rappresentano il  33% del corpo lavorativo. Una presenza sensibile di senior è stata registrata nel settore socio-sanitario, nell’amministrazione pubblica e nel mondo dell’istruzione, settori chiavi per la vita socio economica della regione.

Lavoratori over 50: una risorsa strategica

Lo studio condotto dall’IPL ha sottolineato come i lavoratori più in là con l’età dispongano di un ampio know how che si traduce anche in una maggiore resistenza psico-fisica alle normali e frequenti condizioni di stress sul lavoro. Gli occupati senior evidenziano un carico fisico e psichico decisamente inferiore a quello degli occupati più giovani. “Il rendimento non cala necessariamente nel corso della vita lavorativa, ma piuttosto cambia. Si tratta del cosiddetto effetto della ‘vecchia volpe’”, spiega lo psicologo del lavoro Tobias Hölbling. In Alto Adige i lavoratori over 50 sono anche fiduciosi per quanto concerne le loro opportunità di lavoro. Il 24% degli over 50 ritiene di avere delle buone possibilità di trovare un altro posto di lavoro di pari livello e con la stessa retribuzione. Tra gli under 35 tale percentuale è ovviamente più alta (46%).

Pensionamento anticipato? No grazie

Sempre secondo i dati raccolti dallo studio dell’IPL, i pensionamenti anticipati comportano molti costi sociali, nonché la perdita di know-how per il mondo del lavoro. Di conseguenza emerge che la sfida dell’attuale mondo del lavoro è quella di riuscire a  organizzare le mansioni in modo tale da far pienamente emergere i punti di forza e le potenzialità dei lavoratori senior, anche in favore dei lavoratori più giovani nell’ottica di un proficuo passaggio delle competenze. A tal fine si possono seguire diversi approcci. Per trattenere più a lungo i lavoratori più anziani in azienda si potrebbe, ad esempio, offrire loro un part-time, che non comporti però importanti riduzioni di reddito. Con programmi di mentoring ed esperienze in tandem i lavoratori delle varie generazioni possono scambiarsi reciprocamente conoscenze e collaborare in modo produttivo.

 Andrea Carozzi

 

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