Un progetto sperimentale sulla nutrizione geriatrica, dedicato ai soggetti con fragilità alimentari e disfagia. Si chiama Weancare ed è stato sviluppato nell’arco di un anno in alcune strutture appartenenti ai Gruppi La Villa ed Edos, uniche pilota in Italia, in collaborazione con Harg, Healthy Aging Research Group. Il progetto è stato presentato nel corso dell’ultima edizione di Exposanità, svoltasi ad aprile a Bologna.
Secondo un recente studio condotto in Piemonte, su 738 pazienti in rsa, ben il 75% riporta casi di malnutrizione. Inoltre, nei pazienti anziani affetti da disfagia il livello di malnutrizione si attesta complessivamente sul 59,35% dei soggetti. Il tutto in un Paese come l’Italia, il cui baricentro d’invecchiamento si è spostato di oltre 15 anni in solo mezzo secolo.
In questo contesto, Weancare punta a ottimizzare i livelli energetici e proteici degli alimenti somministrati in forma liquida e il loro assorbimento da parte dell’ospite, studiando e verificando i benefici e gli effetti che questo comporta sulle condizioni cliniche e psicosociali degli anziani nella propria quotidianità.
L’obiettivo dello studio è quello di ridurre nel tempo o, addirittura, eliminare del tutto il ricorso alla supplementazione inappropriata di origine farmaceutica, aumentando l’accettabilità del pasto attraverso l’appetibilità percepita e contribuendo, così, al mantenimento in salute delle persone ospiti delle rsa. Un progetto fortemente innovativo quindi, che potrà apportare notevoli benefici e rappresentare un punto di svolta realmente importante in ambito nutrizionale per le categorie più fragili.