Con il nuovo anno che si avvicina, scatta l’ora della visita medico-sportiva. Una buona occasione per tenere d’occhio il proprio stato di salute e mettere alla prova le proprie capacità fisiche sotto sforzo. Ma come ci si prepara a questo fatidico appuntamento? Quali sono le procedure e i moduli richiesti? Quando si fa e perché è una buona abitudine, in particolare dai 50 anni in su?
A questa e altre domande altraeta.it ha provato a rispondere con un vademecum per sapere tutto quello di cui c’è bisogno per praticare sport (e non solo) in serenità e sicurezza.
Quanti tipi ne esistono. Sostanzialmente quattro: visita per attività ludico-motoria; visita per attività di particolare ed elevato impegno cardiovascolare; agonistica; non agonistica. Ad eccezione della prima, per tutte è previsto un certificato, rilasciato dal proprio medico o da uno specialista in Medicina dello Sport.
Ogni quanto. La visita ha una validità di un anno e si può richiedere in ogni momento. Di norma, quella agonistica si effettua nei mesi di gennaio e febbraio, in coincidenza con l’inizio della stagione sportiva
A chi rivolgersi: A centri di Medicina dello sport pubblici o privati abilitati e iscritto all’elenco regionale ufficiale, che è possibile trovare in rete.
Come prenotare: Si può prenotare entro massimo 30 giorni dalla scadenza del certificato, nei casi in cui è previsto. È possibile contattare direttamente il centro medico autorizzato, ma molte strutture offrono ormai la possibilità di farlo comodamente on line.
Documentazione: Il documento d’identità e il codice fiscale per tutti. Per l’idoneità alla pratica agonistica sono necessari anche: la richiesta della società o il circolo sportivo d’appartenenza, la tessera sanitaria e il certificato agonistico dell’anno precedente.
Chi è obbligato a farla: Chiunque voglia praticare qualsiasi attività a livello agonistico, ad eccezione delle discipline a ridotto impegno cardiovascolare (tra cui bocce, biliardo, golf, pesca e caccia sportiva, ginnastica per anziani, gruppi di cammino o attività ricreative come il ballo o la danza). Le palestre richiedono il certificato solo a chi pratica attività sportive, ma in molti chiedono il certificato a tutti per ragioni assicurative.
Perché farla comunque: È un ottimo check-up per escludere eventuali fattori di rischio, specie per le persone di mezz’età o chi ha una vita sedentaria. Ma è anche un modo per imparare a familiarizzare con il proprio corpo e prevenire patologie e infortuni.
In cosa consiste: I non agonisti sono sottoposti a una visita clinica generale, test d’acuità visiva, elettrocardiogramma a riposo ed esame delle urine (a stomaco vuoto). Più approfonditi i controlli per gli agonisti, che prevedono: valutazione antropometrica, spirometria, ECG basale, ECG a riposo e sotto sforzo con calcolo dell’I.R.I (l’indice di recupero), oltre all’esame delle urine.
Costi: Aumentano col passare dell’età. A un over 35 che voglia praticare sport agonistici una visita può costare sino a 80 euro (quasi il 40% in più rispetto a un’atleta tra i 18 e i 34 anni). Non va meglio ai non agonisti, che arrivano a spendere circa 50 euro. In entrambi i casi le tariffe si abbassano di molto grazie alle convenzioni con le società sportive o i medici di famiglia.
Lorenzo Tosa